
-
Allora
Devid, da cosa nasce l’idea di questa candidatura?
-
Nasce
da un profondo senso di responsabilità nei confronti di una terra che mi
appartiene e a cui appartengo; nasce dalla preoccupazione di offrire un futuro
migliore ai giovani e ai bambini. Vede, io ho due figlie di 3 e 9 anni ed
insieme a mia moglie, sebbene per lavoro avessimo possibilità di vivere fuori,
abbiamo deciso di restare a Piedimonte e di far crescere qui le nostre bambine.
Vorrei, però, che esse vivessero in una Piedimonte viva, in una Piedimonte
pulsante di energie, in una Piedimonte dinamica sia dal punto di vista
culturale, ma anche sociale turistico artistico. Non che questi aspetti non
siano presenti oggi, attenzione, ma lavorare affinché diventino componente
organica e distintiva della città. Credo che oggi più che mai non si possa più
aspettare che qualcuno risolva i problemi e che non ci si possa più nascondere
dietro un “qui non funziona niente”. Bisogna avere il coraggio e la
determinazione di mettersi in gioco impiegando tutti insieme le energie
affinché qualcosa possa cambiare e migliorare. Francamente sento dire troppi
“la politica mi disgusta” e “chi te lo fa fare” è giunto il momento che ognuno
di noi si assuma delle responsabilità ed è per questo motivo che ho deciso di
candidarmi.
-
Qual
è la ricetta per migliorare Piedimonte Matese?
-
Non
posso e non voglio avere la presunzione di dire che ho la ricetta o la
bacchetta magica per risanare Piedimonte, ho invece l’umiltà- che certe volte è
indispensabile- di credere che solo insieme si possano trasformare le criticità
in punti di forza. Il nostro è certamente un programma ricco ed innovativo, e
vogliamo condividere con tutti idee semplici e concrete come: il baratto
amministrativo (legge 164/2017), che offre ai cittadini in difficoltà la
possibilità di pagare tasse e tributi (TASI – IMU - TARI) svolgendo lavori
socialmente utili come ad esempio tagliare l’era nei parchi, pulire le strade,
eseguendo lavori per il Comune. oppure il censimento degli immobili comunali
non utilizzati, da mettere a disposizione dei giovani a costi contenuti per
l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Questi sono solo alcuni esempi di
come intendiamo operare e di come cambieremo Piedimonte qualora i cittadini ci
riterranno all’altezza premiando il nostro progetto l’11 giugno. Mi preme
infine sottolineare la centralità del nostro progetto: la condivisione e la
partecipazione di tutte le forze presenti sul territorio: cittadini,
associazioni, commercianti, piccoli e grandi imprenditori, UNITI PER cambiare
PIEDIMONTE MATESE.
Ufficio
Stampa “UNITI PER PIEDIMONTE”
Nessun commento:
Posta un commento